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Racconto

 

364 settimane e mezzo

 

"Avanti un altro!" Molte volte ho ripetuto oggi questa frase. Insieme a quell'altra, che viene subito dopo: "Specificare la natura del problema". Ho provato oggi a sostituirla un po' di volte con "Mi dica, che problema ha?" o "Mi dica, l'ascolto". Ma "Avanti un altro" pare insostituibile, pur usufruendo delle variazioni "Avanti, prego!", "Avanti un altro, prego!", e la forma brevissima "Avanti!" che � utile nei giorni di intenso afflusso.

In questo secolo l'ambulatorio medico � uno degli ultimi posti dove sia necessaria una sala d'attesa, e dove lavoro io � raramente vuota. Questa citt�, Shi Khar, � molto grande, e in pi� vi � un costante movimento di persone che vanno e vengono da questo pianeta, Vulcano.

I Vulcaniani sono gente molto particolare, e l'organizzazione della USV (Unit� Sanitaria Vulcaniana) ha deciso che questo presidio medico, che � un ambulatorio specializzato in problemi inerenti la mente, non venisse affidato a un medico in carne ed ossa, a causa della estrema riservatezza che i Vulcaniani manifestano riguardo tutto ci� che concerne il loro modo di vivere la sfera "emotiva". Gi� la parola "emotiva" pare un tab� tra queste forme di vita, e il fatto che ci siano momenti della loro esistenza in cui debbano scontrarsi con sensazioni ben diverse dal loro abituale controllo degli istinti, ha reso necessario affidarsi alla tecnologia della Federazione e assegnare a questa struttura un Medico Olografico.

Proprio cos�, sembro a prima vista un dottore in carne ed ossa, ma sono una proiezione olografica generata da un sofisticatissimo computer, il mio programma include un database di oltre 50 milioni di gigaquad di informazioni, relative a pi� di 3000 culture differenti, e comprendente le pi� svariate metodologie mediche. Pare che i Vulcaniani, nel dover raccontare i loro problemi pi� intimi, si trovino pi� a loro agio sapendo di aver davanti solo una proiezione tridimensionale di luce ed energia.

La stragrande maggioranza dei problemi psicologici dei vulcaniani � legata al loro peculiare sistema riproduttivo. Mentre la femmina vulcaniana � sempre in grado di venir fecondata dal maschio, il maschio a intervalli regolari (circa ogni 7 anni) entra in 'Pon-Farr'. Questo e' uno stato fisiologico che ne regola la riproduzione ed � caratterizzato da un crescente stato di irrequietezza sempre piu' difficile da controllare, con cefalee, crampi, intolleranza alla luce intensa e ai suoni acuti, avversione al cibo. Il 'Pon-Farr' non � contrastabile n� con tecniche di controllo mentale, n� con simulatori olografici o con mezzi farmacologici. Non soddisfare "l'esigenza" pu� condurre il Vulcaniano alla morte, ed � un bel problema, che ne dite? Sappiamo tutti cosa accadde il 5 Aprile 2063. C'erano questi Vulcaniani che stavano per tornare sul loro pianeta, e pure in tutta fretta, il Capitano dell'astronave era appena entrato nel Pon-Farr e non c'era tempo da perdere. Ma individuarono la traccia di curvatura della Phoenix (La prima astronave terrestre in grado di oltrepassare i confini del sistema solare in breve tempo, costruita da Cochrane). E la priorit� divenne stabilire il "Primo Contatto" con i terrestri. E come "Primo Contatto" fu davvero degno di nota: al ritmo di alcuni brani di rock'n roll suonati da un juke-box di un bar nei pressi della rampa di lancio della Phoenix, il Capitano vulcaniano familiarizz� profondamente con le donne presenti, la leggenda dice che si intrattenne intimamente anche con una Betazoide che si trovava l�, proveniente dal futuro, ma si sa che i pettegolezzi sulle storie dei "Primi Contatti" sono incontrollabili.

E' noto quanto accadde alla sacerdotessa T'Pingan, diretta a bordo dell'astronave T'KUMBRA verso Sigma Draconis, ove doveva tenere una conferenza. Durante il viaggio rimase accidentalmente bloccata nel turboascensore per sei ore con un Vulcaniano in pieno Pon-Farr. Giunse su Sigma Draconis e la conferenza ebbe svolgimento come previsto, solo che T'Pingan decise di mutare il titolo precedentemente stabilito, "L'abbandono delle emozioni non � una perdita", con un altro: "Ogni lasciata � persa".

Il problema del Pon-Farr � divenuto veramente un problema da quando i Vulcaniani, con i viaggi interstellari, sono costretti a stare lontani dal proprio pianeta. Giusto oggi � stato qui un giovanotto di Vulcana Regar che conduce una astronave deputata a portare in lunghe gite per il Quadrante Alfa un gruppo di anziane vulcaniane (et� media: 237 anni). Manco a dirlo, � stato colto da Pon-Farr durante il viaggio, le anziane signore hanno gradito il servizio "extra", ma il giovane pilota da allora urla nel sonno e ha pure cominciato a bere sostanze altamente alcoliche.

E non possiamo non ricordare il povero Tarmadok (non si chiamava proprio cos�). Viveva in un piccolo asteroide colonizzato dai Vulcaniani a scopo minerario. Tarmadok era molto brutto, talmente brutto che quando si comp� la data del suo Pon-Farr tutte le donne dell'asteroide evacuarono l'asteroide, il locale notturno del vicino avamposto chiuse per restauri, e persino la casa di tolleranza nei pressi della miniera chiuse l'esercizio. Tarmadok mor� dilaniato dalla tempesta del suo sistema ghiandolare.

Per non parlare del povero Sgubok (ovviamente non � il suo vero nome) il cui stato di Pon-Farr, coltolo in un avamposto sperduto oltre Delphi Ardu, ha portato la sua casata alla rovina. L'unica umanoide di sesso femminile nel raggio di molti anni luce sarebbe stata disposta a placare le frenesie di Sgubok solo se il vulcaniano avesse provveduto a munirsi di un "CTRL" (particolare accessorio in lattice che determinate civilt� usano come dispositivo di protezione da "eventi biologici da contatto" durante occasionali relazioni confidenziali). L'unico individuo disposto a vendergli un CTRL era un Ferengi, che, approfittando della esigua capacit� di concentrazione che in quel particolare momento Sgubok manifestava, gli cedette l'accessorio in cambio di tutte le sue propriet�, compresa una fattoria nei pressi del Monte Seleya.

Nei mie banchi di memoria c'� anche la storia di quel Vulcaniano (che chiameremo Stubirok), affetto da una perniciosa irregolarit� del proprio ciclo. Stubirok veniva colto da istantanei e imprevedibili attacchi di Pon-Farr nei momenti meno opportuni e a causa di questo si era trovato spesso senza lavoro, avendo perso, nell'ordine, gli impieghi di: 1) Postino (consegna di pacco fragile contenente calici in "cristallo di Cardassia" e frantumazione del plico, impropriamente usato come oggetto ove stendere la destinataria, peraltro consenziente all'accoppiamento, ma non alla distruzione dei calici). 2) Assistente di Sala in Teatro (Urla scomposte durante frenetico contatto con ballerina e impossibilit� del pubblico ad ascoltare le battute del dramma "morte di un cigno cardiopatico"). 3) Banditore d'asta (Danneggiamento di antico tappeto persiano, � inutile dirvi come). L'esperienza peggiore fu quando si present� come concorrente del gioco televisivo "La Ruota della Fortuna di Vulcano" (anzich� scegliere una consonante o una vocale, "scelse", e in diretta, la signorina che girava le lettere del tabellone).

A proposito delle irregolarit� di ciclo che affliggono alcuni soggetti, c'� una signora che porta ogni settimana il marito per farlo visitare da me: il Pon-Farr del paziente era previsto circa due anni fa, ma non si � manifestato. Dopo averlo sottoposto a diversi collaudati protocolli di terapia, ma senza successo, ho deciso di somministrare al paziente alcune pillole azzurre provenienti dalla Terra. La terapia � assolutamente sperimentale, ma questa settimana i coniugi in questione non sono venuti in ambulatorio. E' venuto invece un anziano ambasciatore, un ex-Ufficiale Scientifico della Federazione, che abita al piano di sopra nel palazzo della suddetta coppia. Lamenta cefalea da insonnia, da qualche giorno viene disturbato tutte le notti da urla che ha stranamente definito "Peggiori di quelle di Jim quando socializzava con le aliene". Scusate, bussano alla porta. "Avanti, prego. Specificare la natura del problema".

Francesco Spadaro

 

Questo articolo � tratto dal numero di MARZO del 2001 di : STIM - Star Trek Italia Magazine

 

Solitamente la FONDAZIONE VULCANIANA non commenta gli scritti che le pervengono ma questa volta, anche per le proteste ricevute, siamo costretti a dissociarci da quanto pubblicato, dichiarando che riteniamo assolutamente censurabile l'articolo sopra riportato, a firma di tale 'Francesco Spadaro' (evidentemente uno pseudonimo chiaramente ispirato al fulgido umorista vissuto a cavallo del XX e del XXI secolo).

Questo pennaiolo, senza ovviamente l'autorizzazione degli interessati che, in quanto Vulcaniani, hanno un forte pudore su 'certi' fatti, ha divulgato dati clinici riservati ai quali probabilmente ha avuto accesso, direttamente o per interposta persona, durante qualche manutenzione del database del nostro MOE, e su Vulcano e' stato facile associare ai fatti le persone che ultimamente risultano partite per meditazione nel deserto attorno Vulcana Regar.

Comunque l'ambasciata Vulcaniana ha interessato l'authority sulla privacy terrestre che sta muovendosi anche in senso giudiziario. Le richieste sono:

a) sequestro su tutto il territorio galattico e successiva distruzione di tutte le copie, fisiche o informatiche, dell'articolo in questione con verifica, a cura del reo, che non ne esistano piu' in nessuno dei computer sparsi per la galassia;

b) trasferimento del processo su Vulcano;

c) estradizione del reo per eventuale detenzione su Rurha Penthe o sito di analoghe caratteristiche. In alternativa, se tale pena risultasse compatibile con il trattato di Alpha Centauri IV sulla violenza ai detenuti, la visione delle interviste con il famoso aiuto-viaggiatore Wesley Crusher sul tema 'Come ho salvato la situazione grazie alla mia grande intelligenza'.

 

FONDAZIONE VULCANIANA

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