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Il Katra (2)


Inside Star Trek # 48 Katra: Un diverso punto di vista di Andrea
Cozzolino (Shand di T'Sky)
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In questi ultimi mesi ho letto con vivo interesse le pagine de "Il
Fascino dell'Alieno" apprezzandone la relativamente pulita linea di
impostazione. Purtroppo l'ultima puntata del saggio mi ha molto
sorpreso per la vacuità delle argomentazioni.

Certo la scarsità di notizie spesso ci costringe ad appigliarci ai
più sottili dettagli ed a costruire su di essi interi castelli.
Questo processo deve, però, essere guidato dalla logica e per questo
non posso ammettere che da una sola frase di Spock, detta invero con
leggerezza, si possa addirittura far discendere i Vulcaniani dalla
stessa razza di Sargon.

Devo far notare due punti fondamentali:

1) Spock, quando suppose il fatto, non aveva i dati necessari per
arrivare ad una simile conclusione. Sembra, quindi, molto più
probabile che gli si debba imputare una certa faciloneria e mancanza
di spirito scientifico piuttosto che supporre che sia accaduto
qualcosa fuori scena che avvalorasse l'ipotesi.

2) Manca qualsiasi riferimento incrociato che confermi l'ipotesi.

Quindi, perso l'importante punto di riferimento di Sargon, si
riaprono parecchie questioni sul katra.


Che cosa è il katra?

Se esaminiamo una forma di vita superiore ci accorgiamo che dispone
di una struttura cerebrale massiva (dotata di massa) ed energetica.
Sappiamo che la struttura massiva viene distrutta decomponendosi con
il resto dell'organismo. Quindi il katra deve essere la parte
energetica del sistema, impossibilitata a svolgere le sue funzioni
senza il substrato fisico così come, ad esempio, l'energia elettrica
non può svolgere nessun lavoro se non applicata a della massa, sia
essa un reagente chimico (elettrolisi, ecc.) o fisico (motore,
semiconduttore, ecc.).

Non sappiamo se le sfere sargoniane, mi si perdoni il neologismo,
fossero una struttura massiva in grado di supportare tutte le
funzioni cerebrali evolute: i sargoniani potrebbero essere stati
incapaci di costruirle complete oppure, per considerare solo una
delle tante ipotesi possibili, potrebbe essere necessario, per una
creatura legata allo spazio-tempo, non accorgersi dello scorrere dei
millenni per salvaguardare la propria sanità mentale.

Già questo invalida l'esperienza di Kirk e rende superfluo
considerare che non si può dedurre il funzionamento di un meccanismo
dal comportamento di un altro senza considerarne le dovute
differenze; in particolare le nostre conoscenze sulle differenze tra
i sistemi mentali delle tre razze sono molto rudimentali.

Riassumendo: il katra è, presumibilmente, la struttura energetica
del pensiero, le sole informazioni, "congelate" dalla mancanza di
substrato massivo e quindi consultabili liberamente e completamente
da terze parti.


Cosa accade al katra dopo la morte?

Se lo scopo dei vulcaniani fosse quello di preservare solo la
conoscenza, qualche buon libro sarebbe il mezzo migliore; infatti
non ha senso immagazzinare i milioni di terabyte di informazione dei
katra al solo scopo di poter reperire, con molta fatica, un qualche
dettaglio che potremmo non aver memorizzato in una qualsiasi banca
dati; sarebbe molto più facile scrivere dei libri esaurienti e
completi e non preoccuparsi degli scomodissimi katra.

Inoltre, mi astengo dal disquisire sulle difficoltà tecniche di
consultazione di un database privato del suo mezzo principe di
accesso (cioè, nel caso in questione, la personalità) perché l'IST
non è la sede adatta a tali discussioni specialistiche.

Se i katra vengono conservati e se è possibile accedervi, non è
logico amputarli della sola parte utile che possiedono: l'approccio
sperimentale a questioni diverse da punti di vista diversi, il più
tipico esempio di diversità che l'I.D.I.C. vuole preservato.

L'atto di lasciare ai posteri il proprio katra è un atto volontario
che i vulcaniani compiono con coscienza e, poiché il codice
vulcaniano vieta di violare la privacy di un altro essere se questo
non è consenziente, nessun ostacolo morale vieta l'accesso al katra
dei defunti nella sua interezza, salvo disposizioni diverse da parte
del dipartito.

Shand di T'Sky

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