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Racconto
 Da 'Inside Star Trek #' 48


                  PIZZA NAPOLETANA di Anna Perotti

Gesù, le cose che un uomo può fare per amore! ... me lo diceva
sempre mamma mia: "Gennarì, ricordati: donne e buoi dei paesi
tuoi!"... parole sante!

Non che mi voglia lamentare di mia moglie, che è una brava donna e
io le voglio bene assai. Se potessi tornare indietro, con buona pace
di mia madre, credo che rifarei esattamente tutto come ho fatto; ma
ci sono delle volte che, di questo pianeta, ne ho proprio piene le
tasche!

Tutto è cominciato 13 anni fa: allora ero imbarcato sull'Enterprise,
come cuoco di bordo. E chi stava meglio di me? Per la maggior parte
del tempo il mio lavoro consisteva nel caricare i sintetizzatori
alimentari, ripulirli dalle scorie e controllare le scorte degli
elementi base: una pacchia!... Poi c'erano le occasioni speciali:
quando a bordo c'erano ospiti importanti e il capitano ordinava di
preparare un vero banchetto, con cibi naturali; e allora sì che
Gennaro Passalacqua poteva mostrare veramente quello che sa fare!
Perché, modestia a parte, dietro i fornelli, io sono un vero
artista!

Una volta abbiamo avuto a bordo, per diversi giorni, decine di alti
papaveri di tutti i pianeti della Federazione: ambasciatori,
consiglieri, delegati con mogli, mariti e segretari al seguito. Non
è che sia stato proprio un viaggio tranquillo, perché quelli si
azzuffavano come gatti in amore e c'è scappato pure un morto!...
D'altra parte mica andavamo in crociera di piacere e poi, come si
dice, gli imprevisti sono il sale della vita...

Naturalmente le cene e i pranzi si susseguivano di continuo! Uée,
mai lavorato tanto in vita mia! Però c'ho avuto pure soddisfazione,
perché alla fine, quando siamo arrivati a destinazione, la moglie
dell'ambasciatore Sarek, che poi ho saputo che era pure la madre del
nostro primo ufficiale, è venuta personalmente nelle cucine a
congratularsi e a ringraziarmi per certe pietanze speciali, a base
di verdure scelte, che avevo preparato apposta per suo marito, che
(poveretto!) doveva rimettersi da una delicata operazione a cuore
aperto.

Una gran signora quella lady Amanda!... Mi ha chiesto pure le
ricette!... Io veramente le mie ricette, di solito, non le do a
nessuno (segreto professionale!), ma che si può dire di no a una
signora cosi?

Un paio di mesi dopo, ci ritroviamo a passare da Vulcano: il
Capitano e il Signor Spock dovevano rappresentare la Federazione a
non so quale conferenza. Così ci mettiamo in orbita e l'equipaggio
libero dal servizio viene messo in franchigia. Capirai che
divertimento! Comunque, visto che a bordo non avevo niente da fare,
mi sono preparato a scendere. A questo punto il Signor Spock mi ha
fatto chiamare nel suo alloggio; io sono andato, tremando come una
foglia, perché Spock è uno che mette soggezione; una volta arrivato
ho scoperto che lui era più a disagio di me: sarà stato perché il
capitano lo stava aspettando in sala teletrasporto per sbarcare o
perché era imbarazzato a dover chiedere un favore a un sottoposto,
fatto stà che era rigido come se avesse inghiottito un paletto e si
capiva benissimo che avrebbe voluto essere a mille miglia da lì.

Per farla breve, mi ha chiesto se potevo trovare il tempo di far
visita a sua madre; che desiderava dei chiarimenti su quelle famose
ricette: sembra che il soufflé di asparagi e tzarig andoriani,
proprio non le riuscisse di farlo tenere!

"Ma le pare, Signor Spock? Per me è un onore".

Così sono andato a casa sua: gran bella casa proprio di lusso! E la
signora Amanda... una padrona di casa davvero squisita! Pareva che
invece di un umile cuoco, stesse ricevendo un principe: mi ha
offerto pure il the!... Io magari avrei preferito un bicchierino, ma
si sa che i Vulcaniani non bevono alcoolici e le mogli terrestri dei
Vulcaniani neppure.

Dopo, naturalmente, siamo passati in cucina ed è stato lì che, d'un
tratto, è cambiata la mia vita: intenta a trafficare intorno
all'apparecchio per essiccare e tritare il khrowil (una pianta
grassa che cresce qui, da cui loro ricavano una specie di farina),
c'era lei, T'Ling!

Che bellezza!... Pure il suo nome suona come una campanella!... Due
occhi neri come carboni di quelli che, quando ti guardano, ti
trapassano l'anima, e due... (con rispetto parlando!) che sembravano
meloni maturi!... Una dea!... E poi c'era quel ricciolo birichino,
che le scendeva sulla fronte; lei, con le mani impiastricciate dalla
polpa di khrowil, non lo poteva mettere a posto e, ogni tanto,
cercava di cacciarlo via dagli occhi con un soffio... certe volte
ancora me lo sogno quel ricciolo!

Caso mai non si fosse capito, mi sono innamorato all'istante, come
non mi succedeva da quando avevo sedici anni! Da quel momento mi
sono scordato tutto: il soufflé, la Signora, l'Enterprise... tutto
sparito, azzerato, puff, via!... vedevo solo lei... e lei se ne era
accorta che la guardavo (e come la guardavo) perché le guance le
erano diventate verdi, che sembrava una mela acerba... e io ci avrei
voluto dare un morso a quella mela!... Ma naturalmente non si
poteva: le sarebbe sembrato illogico! E poi anche le donne
terrestri, a cui della logica non importa niente, prima di passare a
vie di fatto, vogliono essere corteggiate!... Già, ma qui stava il
guaio: come si fa la corte a una vulcaniana?

Regalare fiori e cioccolatini manco a parlarne: qui la cioccolata
non si usa, perché fa troppo caldo e si squaglia subito, e i fiori?
Chi te li dà? Da quando sto qui, le uniche piante che ho visto
fiorire sono delle specie di cactus, ma che a una ragazza le puoi
regalare un cactus?... E poi, probabilmente, non sarebbe servito a
niente!

Comunque, per tre giorni, fin da quella sera stessa, sono rimasto
davanti alla casa di Sarek ad aspettare di vederla, la sera quando
usciva e la mattina quando andava al lavoro. Lei, quando mi vedeva,
si faceva tutta verde, io mi facevo tutto rosso e tutti e due
insieme dovevamo fare proprio un bello spettacolo!

Il terzo giorno mi sono fatto coraggio e le ho parlato. Ancora non
so come ho fatto, ma le ho detto tutto quello che mi stava in cuore
e intanto che parlavo, pensavo: "Povero me! Questa crederà che sono
pazzo!" Invece lei mi ha ascoltato seria e poi mi ha risposto che,
anche se le mie parole erano state troppo emotive, quello che
volevano esprimere era molto bello. Se fosse stata libera, avrebbe
certo preso in seria considerazione la mia proposta (ha detto
proprio così), purtroppo aveva già un fidanzato e la logica... le
tradizioni... bla, bla, bla... alla fine non ho capito più niente.
Ciò che contava era che non avesse detto di no: certo la faccenda
del fidanzato si poteva sistemare in qualche modo.

Quella sera sono tornato alla pensione dove alloggiavo camminando
per aria!

La mattina dopo ho trovato ad aspettarmi due guardie della
Sicurezza: per la miseria! Mi ero scordato di rientrare a bordo!
Così mi sono fatto dieci giorni di rigore... ma questo non sarebbe
stato niente, se non fosse stato che, subito dopo avermi recuperato,
l'Enterprise aveva lasciato l'orbita e si era rimessa in viaggio:
ogni ora che passava, mi portava decine di parsec lontano dalla mia
T'Ling. Ero disperato! Fortuna che la mia ferma stava per scadere.

Quando gli ho spiegato il motivo per cui non intendevo più
rinnovarla, il Capitano non ha fatto commenti, ma mi ha guardato in
uno strano modo. Certo, lui che è tanto amico del Signor Spock, non
poteva venirmi a dire che, per un Umano, l'idea di sposare una
Vulcaniana è una pazzia, ma io l'ho capito lo stesso che era proprio
così che la pensava! Del resto, me l'avevano già detto tutti, ma a
me non me ne importava niente: ormai ero deciso!

Una volta ottenuto il congedo, sono tornato di volata su Vulcano e
ho cercato subito T'Ling. Lei è rimasta sorpresa: credeva che, dopo
quello che mi aveva detto, io avessi rinunciato. Io le ho risposto:
"Ma che, sei matta? Non ci penso nemmeno!"

Allora lei, come se fosse la cosa più naturale del mondo, mi ha
spiegato quello che avrei dovuto fare per liberarla dall'impegno con
quell'altro e io ho detto ancora: "Ma che, sei matta? Non ci penso
nemmeno!

Allora lei si è offesa, ha detto che, se la pensavo così, voleva
dire che non ci tenevo abbastanza. Io le ho risposto che ci tenevo
moltissimo, ma che questa cosa del duello mi pareva proprio una
fesseria e che, secondo me, le cose e gli animali si possono mettere
come posta di una competizione, non le persone! Questo deve averla
impressionata, perché mi ha chiesto come ci regoliamo noi Umani in
simili frangenti. Io ho risposto orgogliosamente: "Ci parliamo, da
persone civili, e cerchiamo di arrivare a una soluzione!"

Naturalmente non sono stato lì a spiegarle che questo è ciò che
vorremmo ma che in realtà non succede quasi mai! Comunque siamo
andati a parlare col fidanzato. Certo, se quello fosse stato già nel
periodo del pon-farr, sarebbe stato un guaio, perché, quando sono in
quello stato, coi Vulcaniani proprio non ci si ragiona! Invece era
normale e ragionava benissimo: ha detto che pure lui si trovava in
imbarazzo, perché da un po' di tempo aveva conosciuto una giovane
vedova, che lo attizzava di più (...veramente non ha detto proprio
così, ma la sostanza era quella!). Visto che nessuno di noi aveva un
nobile casato di cui si dovesse difendere l'onore, ci siamo
accordati pacificamente: lui si è sposato la vedova e io mi sono
preso a T'Ling.

Naturalmente dovevo guadagnarmi da vivere: va bene che T'Ling aveva
il suo lavoro in casa di Sarek e che la signora Amanda (che Dio la
benedica!), appena ha saputo che ci sposavamo, le ha subito
aumentato lo stipendio e, con la scusa che sulla Terra si usa così,
ci ha fatto un sacco di regali di nozze, ma mica potevo farmi
mantenere da mia moglie!... Questo sulla Terra non si usa e neanche
su Vulcano!

Il fatto è che l'unica cosa che so fare bene è cucinare, e qui di
cuochi terrestri non c'è molta richiesta, anzi proprio per niente!
Così ho pensato che, se nessuno mi dava lavoro, l'unica soluzione
era darmelo da me: prima di spendermeli tutti ho preso i risparmi
miei, quelli di T'Ling e qualcosa che mi ha prestato mio fratello
Pasquale (ha preteso un interesse del 18% lo scornacchiato!) e ho
messo su un piccolo locale: "DA GENNARO, PIZZA VEGETARIANA"... beh,
che c'e?... perché ai Vulcaniani non dovrebbe piacere la pizza?...
E' un alimento semplice, naturale, perfettamente indicato per la
loro dieta! E poi la pizza piace a tutti quanti!... Quello di cui
non avevo tenuto conto è che per loro, se uno ha una casa, è
illogico che vada a mangiare fuori!... Eh, all'inizio me la sono
vista proprio brutta! I miei soli clienti erano stranieri di
passaggio: Terrestri soprattutto, ma anche Andoriani, Tellariti,
persino un paio di Klingon impiegati all'ambasciata, ma di
Vulcaniani neanche l'ombra! Certo, potevo tirare avanti, ma non come
speravo io!... Poi un giorno, finalmente, ne è entrato uno: lo
conoscevo di vista, lavora in un ufficio qui di fronte... si è messo
a sedere, si è studiato il menù da cima a fondo e ha ordinato una
pizza al collodorn: non ci potevo credere! Ero così contento che non
volevo farlo pagare, ma quello mi ha guardato come se gli avessi
proposto di baciarmi, e quando ho cercato di spiegargli che era
perché lui era il mio primo cliente indigeno, mi ha guardato anche
peggio. Alla fine mi sono arreso!... Però, dopo qualche giorno, è
tornato con un collega. Un po' alla volta hanno cominciato a venirne
altri, quasi tutta gente che lavora nei dintorni: avevano capito che
se uno deve mangiare e c'è un locale dove si mangia a portata di
mano è logico servirsene, specie se si ha poco tempo a disposizione;
e quando un Vulcaniano trova una ragione logica per fare una cosa,
la fa!... Ce ne sono certi che vengono qui tutti i giorni da anni.

Piano, piano mi sono levato tutti i debiti e adesso c'ho pure un
forno nuovo, di quelli regolati dal computer, che si può programmare
perché riproduca esattamente la temperatura e la diffusione di
calore di un vero forno a legna, così la pizza viene più buona!...
Anche se, per la maggior parte dei miei clienti, potrei farla pure
col sintetizzatore che non se ne accorgerebbero nemmeno!... Ma è una
questione di serietà professionale!

La cosa più importante è che sono riuscito a levare T'Ling dal
servizio in casa di Sarek. Certo, la trattavano molto bene e la
signora Amanda le era proprio affezionata, ma sempre serva era!
Adesso lavora con me, magari fatica lo stesso, ma qui è lei la
padrona! E' diventata proprio brava: quando spiana la massa,
facendola girare per aria, è un piacere vederla!... Io le voglio
bene come il primo giorno, certo non è che per noi sia stato sempre
tutto rose e fiori, un po' di problemi li abbiamo avuti: all'inizio
lei non riusciva a capire perché a me andasse di fare l'amore tanto
spesso; capirai, qui gli uomini si ricordano della moglie una volta
ogni sette anni, allora le ho detto: "Amore mio, io mica vivrò fino
a 250 anni! Tu sarai ancora giovane e bella, quando io non sarò
buono più!... Allora, se vorrai ti lascerò libera, ma intanto fammi
fare qualche cosa!"

Lei ci ha pensato un po' su, poi ha ammesso che era logico e da quel
momento non ha più fatto storie: io, però, ho dovuto imparare a
contenermi un poco, perché mi sono accorto che, se mi lasciavo
prendere troppo dall'emozione, lei, col fatto che è telepatica, ci
restava tutta scombussolata, e questo per un Vulcaniano è male!...
Sembra che questo problema ce l'abbiano pure fra di loro: è per
questo che, prima di cominciare, fanno tutto un cerimoniale di
preparazione che consiste nel toccarsi dappertutto, meno che dove
serve. Io, all'inizio, mi scocciavo a fare tutta 'sta manfrina,
perché ci vuole un sacco di tempo e certe volte andava a finire che
mi distraevo e quando, finalmente, lei era pronta, a me non m'andava
più! Poi, col tempo, ci ho fatto l'abitudine e adesso mi piace pure!

"Neh, Saduk, sei già tornato da scuola?... bravo! Vai di là in
cucina a dare una mano a mamma. Jamme, bell'e papà, su!"

Saduk è il mio figlio maggiore: un gran bel ragazzo! Somiglia tutto
a sua madre! E poi è pure intelligente: a scuola è il primo della
classe, mica come me, che ero sempre bocciato! Magari gli insegnanti
ogni tanto si lamentano che è troppo vivace... vivace per come sono
abituati loro, perché rispetto ai ragazzini terrestri della sua età
è un santo, povero figlio mio!... Io gliel'ho detto a quei
professori: "Quello è pure figlio mio, mica potete pretendere che
sia freddo, imbalsamato, come un Vulcaniano puro; non è logico!" Un
Vulcaniano, quando gli hai detto che una cosa che pensa lui non è
logica, lo hai messo a terra!... Se poi, per caso, hai pure ragione,
ti sei guadagnato la sua stima per sempre.

Certo, non è sempre così facile, perché se ti fai prendere dai
nervi, allora non riesci più a ragionare con chiarezza e quelli ti
smontano come un pupazzo. Lo so bene io, che devo combattere con i
clienti tutti i giorni: certi sono di una pignoleria insopportabile!

L'altro giorno ne è venuto uno (il tipo che ha l'aria di pensare: "I
Terrestri sono tutti ladri")... ha preso una "Pizza alle 100
verdure": ueee, s'è messo a contare i piselli, a misurare i pezzi di
collodorn! A un certo punto non c'ho visto più, ho chiamato mia
moglie e le ho detto: "Per piacere, quello servilo tu, sennò finisce
che io gli sbatto la pizza in testa!"

Lei non gliel'ha sbattuta la pizza in testa, ma dopo averci discusso
un poco, lo ha guardato in un modo da far congelare un pezzo di
brace, poi, con tutta calma gli ha detto di andarsene e quello se
n'è andato... sissignori, se n'è andato!

Beh; questo bisogna riconoscerglielo ai Vulcaniani: dalle parti mie,
per una cosa così, sarebbe successo il finimondo!

Comunque, a parte qualche piccola incomprensione, non è che mi ci
trovi male con la gente di qui: loro si fanno i fatti loro e io mi
faccio i miei... Certo, a volte mi manca l'allegria dei miei paesani
(questi sembra sempre che stiano andando tutti a un funerale!), però
mi basta guardare mia moglie e i miei figli, perché mi passino tutte
le malinconie!

C'è solo una cosa che proprio mi dispiace: non poter mai fare la
Pizza Napoletana!

Eh già, perché un Vulcaniano, se pensa di avere una ragione logica
per farlo può spezzarti il collo con la pressione di un dito (un
giochetto che qua insegnano ai bambini!), ma guai a mostrargli
un'alice sott'olio!...

Valli a capire...
                                              -FINE-
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