Sviluppo
del Design
....di uno Shuttlecraft
del pianeta Vulcano, a lunga autonomia capace di intercetttare
l'Enterprise che procede al rendezvous con la misteriosa nube
V'GER.
Perchè questo nuovo
shuttle fosse in grado di intercettare l'Enterprise, Gene Roddenberry
spiego' che era necessario (logicamente) che avesse grandi motori
warp. Poiche' l' Enterprise che stavamo sviluppando aveva dei
motori warp di nuovo design, pensai che quelli dello shuttle
potessero somigliare a quelli della versione originale della
serie televisiva.
Cominciai presto a chiedermi
come avrebbe fatto questo shuttle ad atterrare sull'Enterprise,
cosi' i motori furono spostati in avanti permettendo uno spazio
libero attorno 'l'anello di attracco'. L'anello d'attracco posteriore
era un mantenimento dello scenario dell'attracco del 'travel
pod' di Gene.
La progettazione continuo'
fin quando non ebbi l'idea del "Personnel Pod" che
si separa dalla "Light Speed Unit" per potere piu'
facilmente manovrare nelle operazioni di attracco.
Con l'idea del 2 in 1 cominciai
a definire le forme e a concepire ad un nuovo livello il mio
motore warp. Incorporai i motori ad impulso sul retro dei motori
warp e quindi, volendo suggerire una influenza vulcaniana nel
design, cambiai la 'cross-section' dei motori alla forma del
gong cerimoniale vulcaniano visto nell'episodio 'Il duello -
TOS'.
Finalmente realizzai questo
bozzetto per mostrare a Gene come sarebbe stato il tutto.
Costruzione
e pittura

Ed ecco la navicella Warp 'invecchiata'
con alcuni lavoretti dell'ultimo minuto sullo shuttle.
Da notare che manca il pannello laterale dello shuttle. Tutti
i modelli richiedono da 4 a 6 posti progettati per permettere
di montarli su qualcosa (come il supporto rosso che si vede
nella foto) per potere essere filmati. Il motivo e' che cosi'
e' sempre possibile sostenere il modello dal lato non inquadrato
dalla cinepresa.
Inoltre questi supporti contengono le alimentazioni elettriche
per luci, motori ed altri oggetti controllati a distanza come
cannoni, parabole radar, bracci robotici, porte/paratoie o addirittura
le teste dei piloti.

I realizzatori della Robert Abel fecero
un fantastico lavoro dalla fabbricazione alla pittura. Dopo
che tutto era finito e documentato io ho aggiunto il mio tocco
'invecchiando' un paio di modelli.
Ben visibili qui e nella foto sotto sono i nodi giallastri del
sistema multiplo RCS (Reaction Control System). Essi furono
ben enfatizzati durante la ripresa dell'attracco con l'Enterprise.
Questo fu il primo shuttle 'armato' (le semisfere sotto la prua).
E quel piccolo pezzo complesso sotto i phaser? E' ricavato da
due cabine di pilotaggio dei modellini in plastica dei Tie Fighter
di Darth Vader.
Quando la gente guarda i colori con i quali era originariamente
dipinto lo shuttle ha vari tipi di reazione. Io ero arrivato
all'idea di quel colore perchè avevo pensato ai vari
toni di grigio che coprivano il 99% di tutte le altre navi spaziali
e ritenevo che una nave grigia nella rossa atmosfera di Vulcano
sarebbe apparsa con una sorta di rosso-grigio o magenta. Percio'
chiesi uno schema di pittura magenta o porpora e il mio art
director, Richard Taylor, mi sostenne. I modellisti vennero
con una fantastica combinazione di colori e io produssi una
serie di decalcomanie che furono tutte applicate..., sebbene
non tutti apprezzassero questo schema inusuale.
Quando il modello fu filmato i colori
vennero neutralizzati.

Non si puo' sempre vincere ma io sono
MOLTO felice cosi'.
E d'altra parte il concetto di un piccolo
vascello trasportato da una unita' interstellare piu' grande
fu ripreso, piu' di due decadi dopo, con il Jedi Starfighter
di Star Wars e il suo Hyperdrive 'Booster Ring'.

Questo e' un modello prima
della pitturazione di ''invecchiamento' |